LinkedIn sta attraversando il suo periodo d’oro: oggi ospita oltre 660 milioni di utenti, in oltre 200 paesi e territori.
Il social network acquisito da Microsoft è diventato il più grande database di approfondimenti professionali e di carriera e mette in contatto persone e aziende per condividere discussioni su tendenze del settore. L’acquisizione da parte della compagnia guidata da Satya Nadella, ha permesso una crescita di oltre 150 milioni di nuovi membri negli ultimi due anni ma soprattutto è riuscita a portare il livello d’interazione a record storici.
Linkedin sta lavorando ad una serie di funzionalità evolutive aumentando il coinvolgimento delle conversazioni: dal rilascio dei video in diretta, alla ricerca dei trend topic, tutte novità che hanno aumentato l’interazione e il coinvolgimento del pubblico.
5 consigli per la strategia editoriale 2020 su LinkedIn
Linkedin è famoso per le sue potenzialità in ambito B2B, ma in realtà tutte le aziende, dai grandi brand alle piccole imprese, possono sfruttare i vantaggi di una presenza su questo social media. Ecco come.
- 1. Cura la tua pagina Corporate
La pagina aziendale su LinkedIn è la vetrina con cui entra in contatto il nostro interlocutore: dal potenziale candidato, al prossimo cliente business. Risulta molto importante quindi inserire tutte le informazioni, un pay off, e assolutamente fondamentali logo e copertina. Ancora oggi molti brand danno meno cura a questo canale, lasciando abbandonata la propria pagina LinkedIn: il primo passo è prendere le redini della Corporate Page. Una volta fatti questi primi passi importanti iniziamo a costruire un piano editoriale per definire quali news e contenuti pubblicare. - 2. Coinvolgi i dipendenti
Le persone, i colleghi e tutti coloro che lavorano all’interno dell’azienda sono l’anima del brand. Coinvolgerli, aiuterà a migliorare il livello di engagement della pagina e di conseguenza migliorerà la percezione del clima interno: raccontare le storie e le professionalità dei colleghi, renderà più umano il brand e di conseguenza più vicino ai propri follower. - 3. Definisci gli ambassador interni
Chi sono gli ambassador? Ogni azienda ne ha qualcuno. Sono i colleghi che utilizzano Linkedin per comunicare la propria professionalità e competenza. Sono persone che hanno una buona reputazione in rete e sono attente al loro personal branding. Un esempio interessante è un progetto di una nota banca italiana, che ha utilizzato Pulse, il blog interno di Linkedin, per creare insieme alla sua rete di ambassador, dei contenuti editoriali in cui parlare delle iniziative del brand. - 4. Amplifica la visibilità
Definita la strategia editoriale, è importante occuparsi dell’amplificazione dei contenuti, definendo un budget da investire per aumentare la visibilità ad un certo target. Linkedin, rispetto ad altri social, ha un limite importate: l’acquisto media è molto più caro. Sarà importante quindi scegliere con cura il target e soprattutto quando affidarsi alle Talent Solutions o alle Marketing Solutions di Linkedin: sono due divisioni dello stesso social che hanno interessi diversi. - 5. Misura e pianifica
Quest’ultimo punto è di certo quello più scontato, ma ancora troppo spesso non si analizzano i dati prima di concentrarci su nuove iniziative editoriali. Un approccio data driven è fondamentale per capire cosa e come comunicare, quindi può essere molto utile analizzare i risultati ottenuti per aumentare il livello di engagement su Linkedin.
Aut. F. Fiorillo fonte: Ninja Marketing